Finalmente un piccolo passo avanti anche per la regione Lazio: dal 6 agosto 2021 è ufficialmente vietato legare i cani in catena. L’OIPA (organizzazione internazionale protezione animali) lo chiedeva da diverso tempo e finalmente la norma è stata approvata. L’unica possibilità di tenere il cane legato è per motivi di salute che devono essere comprovati da un medico veterinario tramite un certificato con su scritto la diagnosi e il tempo della cura.

Spesso viene sottovalutato il danno psicologico che può provocare la catena, oltre ai possibili danni fisici per esempio fratture alle zampe o ferite al collo. L’animale in catena vede lo spazio intorno a sé ma non può muoversi, tenta in tutti i modi di liberarsi fino allo sfinimento e alla rassegnazione. Subisce un vero maltrattamento nonostante per noi umani è sempre stata la normalità.

La prima soluzione alla quale, purtroppo, pensano tanti proprietari di cani fuggitivi è proprio la catena, sviluppando contrariamente alle loro aspettative un meccanismo di “libertà proibita, dunque fuga appena possibile” questo significa che il cane non appena avrà la possibilità di tornare ad essere libero, anche solo per pochi minuti, tenterà la fuga. Non è l’unico motivo che spinge le persone ad adottare questo sistema crudele, infatti soprattutto nelle campagne sono molti i cani costretti in catena.

Sicuramente non cambierà molto e tanti cani resteranno ancora legati ma per tutti gli amanti degli animali, questo piccolo passo avanti è una grande conquista.

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